Dente devitalizzato i sintomi più comuni

Chirurgia Orale

Prendersi cura dei propri denti con una buona routine quotidiana di igiene orale è indispensabile per mantenere in salute la bocca. A volte però potrebbe non bastare, per questo è importante conoscere i primi segnali di pericolo.

Un dente che fa male significa che c’è qualcosa che non va e bisogna intervenire tempestivamente chiedendo una consulenza medica. Non è detto che il dente sofferente vada estratto, si può intervenire anche con la devitalizzazione.

Vediamo cos’è un dente devitalizzato e i sintomi più comuni.

Devitalizzazione: cos’è, cause, sintomi e durata

Quando si parla di devitalizzazione si fa riferimento a un trattamento canalare che l’odontoiatra esegue per preservare il dente da una prevedibile estrazione. Il procedimento è un po’ complesso, ma anestetizzando la zona da trattare non si avverte nessun dolore.

Il dentista con appositi strumenti, asporta la polpa dentale o la parte di tessuto situata nella zona centrale del dente. Questa operazione viene praticata tutte le volte che la polpa del dente si presenta gravemente danneggiata.

L’unico modo corretto per ripristinare la normale funzionalità del dente è rimuovere il tessuto, modellare e pulire i canali delle radici dentarie e quindi riempire la parte vuota, lasciata dalla rimozione della polpa, con il materiale adeguato. Il trattamento canalare ha tre vantaggi:

    • Ripristinare la funzionalità del dente
    • Isolare le radici da eventuali batteri
    • Evitare l’estrazione del dente

Quali sono le cause?

La polpa dentale può infettarsi e danneggiarsi per diversi motivi:

    • Crepa del dente
    • Bruxismo
    • Carie profonda
    • Frattura del dente

Quando la polpa è danneggiata, i batteri iniziano a proliferare e a causare una grave infezione che peggiora
con un ascesso dentale.

Quali sono i sintomi?

Se dovessi avvertire uno o più di questi sintomi, è il caso di prenotare una visita dal dentista per accertarti cosa stia succedendo al tuo dente, potrebbe essere necessario un trattamento canalare:

    • Sofferenza nella masticazione
    • Persistente sensibilità al freddo e al caldo
    • Dolore e gonfiore della gengiva accanto al dente dolorante
    • Fitta al dente quando viene applicata una leggera pressione

Un dente può assolvere egregiamente il suo compito anche in assenza della polpa dentale. Quest’ultima svolge un ruolo tipicamente sensoriale e ti consente di percepire il caldo e il freddo, per questo la devitalizzazione permette di salvare il dente senza comprometterne il funzionamento.

Intervenire precocemente significa evitare una probabile estrazione, poiché si impedisce all’ascesso di raggiungere l’osso e causare la caduta definitiva del dente.

La vita media di una persona si è allungata, per questo l’odontoiatria moderna tenta tutte le strade percorribili per salvaguardare la salute del dente prima di procedere con l’estrazione.

Il trattamento canalare è una soluzione auspicabile, oltretutto il prezzo è molto inferiore rispetto a un impianto per ripristinare un dente mancante. A volte può succedere che il dente devitalizzato sia un fallimento, anche se la scienza registra una percentuale di insuccesso del 5%. Vediamo quali sono le cause principali perché un trattamento canalare si trasformi in un fallimento.

Fallimento del dente devitalizzato: in quali casi?

Succede raramente ma può accadere che dopo le dovute cure, si verifichi un fallimento della devitalizzazione. Questo inconveniente per niente felice, può accadere anche dopo diversi mesi dal trattamento. Il canale radicolare viene attaccato dai batteri fino a procurare un’infezione del dente devitalizzato. I sintomi più evidenti sono:

    • Gengive gonfie nelle vicinanze dell’area trattata
    • Dolore lancinante del dente devitalizzato
    • Infiammazione persistente

A volte può succedere che l’infezione rimanga silente nonostante sia presente e questo può verificarsi anche anni dopo il trattamento, ma ciò può essere rilevato attraverso un test di imaging diagnostico.

Quali sono le cause di un fallimento canalare?

Il trattamento canalare è la soluzione migliore per tentare di salvare il dente senza procedere con l’estrazione dello stesso. Raramente può accadere che il dente devitalizzato faccia male, ma quando succede è importante sapere perché accade:

Batteri che nidificano nei tubuli dentinali

Quando un dente è cariato, i batteri erodono lo smalto fino a intaccare la dentina e la polpa del dente. La terapia canalare non sempre è in grado di eliminare i germi nei tubuli dentinali dove vanno ad insediarsi e continuano a proliferare anche successivamente alla devitalizzazione.

Soffocamento dei canali radicolari

La presenza di tartaro può ostruire i canali radicolari e impedire al dentista di procedere con un’accurata pulizia del dente. Se i batteri non vengono tutti rimossi, continuano a giacere al fondo del dente, nei dintorni della radice, con il rischio di dar luogo a un granuloma apicale e impedire al medico di effettuare una corretta devitalizzazione del dente.

Presenza di batteri nel canale radicolare

Non sempre le lime canalari usate dal dentista sono in grado di pulire il canale radicolare, difatti può accadere che non riescano ad arrivare a tutti i rami presenti. Non tutte le ramificazioni sono uguali, qualcuna è più complessa di altre e i batteri possono annidarsi nei punti dove è impossibile eliminarli con le lime, provocando un’infezione.

Microfessure

Il dente sottoposto a terapia canalare può presentare sull’otturazione alcune micro-lesioni. I batteri possono infiltrarsi tra queste piccole fessure e dare origine a una contaminazione che comporta un’infiammazione e di conseguenza un’infezione.

Il fallimento di un trattamento canalare comporta due conseguenze:

    • Perdita del dente
    • Una nuova devitalizzazione

Per accorgerti che la terapia canalare non ha avuto successo, il dente devitalizzato invia dei messaggi che non vanno sottovalutati, ma bisogna agire in tempo per evitare conseguenze più drastiche.

Quando c’è in corso un’infezione, il dente devitalizzato pulsa e fa male alla pressione: nemmeno la somministrazione di un antidolorifico riesce ad attenuare il dolore. In questo caso più di preoccuparti di togliere il dolore, dovresti accertare la causa che lo ha scatenato.

Può anche accadere che il dente devitalizzato diventi nero. Il colore scuro è dato dalla presenza di sangue lasciato all’interno del dente trattato. I pigmenti ematici danno questa colorazione come se fosse un livido sulla pelle. Esteticamente è brutto da vedersi anche se non dà nessun problema.

Un dente devitalizzato rotto provoca un dolore fastidioso alla masticazione e infiammazione gengivale. I sintomi sono molto diversi da un dente sano fratturato, in questo caso oltre al dolore intenso aumenta la sensibilità all’aria fredda. Si procede con l’estrazione del dente devitalizzato rotto, quando non c’è nessuna possibilità per poterlo recuperare, altrimenti il dente viene ridotto a moncone e sopra di esso viene posizionata una capsula in ceramica come copertura.

Ora che sei a conoscenza di cos’è un dente devitalizzato e i sintomi più comuni ti starai chiedendo: Quando un dente è da togliere? Un dente va estratto quando i metodi conservativi come la devitalizzazione, l’apicectomia e l’otturazione non sono stati sufficienti per salvaguardare la sua funzionalità.